Descrizione
Daniel Marin (1978 – Wolfenbüttel – Germany) [Spain]
Daniel Marin è un artista spagnolo-tedesco, nato a Wolfenbüttel, Bassa Sassonia (Germania) da genitori spagnoli, ha trascorso metà della sua vita in Spagna. Ha iniziato a dipingere nella sua nativa Germania completamente autodidatta, con una scatola di colori. Un anno più tardi tornò in Spagna con la sua famiglia, dove ha finito la scuola superiore e ha iniziato a studiare inglese presso l’Università di Murcia.
Ha completato la sua educazione formale con una laurea in gemmologia presso l’Università di Barcellona. Daniel ha anche lavorato nel settore della pubblicità, grafica e come designer di gioielli per il suo proprio marchio. Tutto questo ha fortemente influenzato la sua vera passione: la pittura. Daniel ha una necessità insaziabile che lo ha portato ad esplorare i campi di conoscenza più diversi: astrologia, scienza, filosofia, civiltà antiche e la storia della religione. Allo stesso modo, Daniel ha visitato alcuni dei luoghi più remoti della terra, al fine di conoscere culture e modi di alternativi alla tradizione del pensiero occidentale. Ha trascorso parte della sua vita in India, Brasile e Marocco e molte altre parti del mondo, cercando di decifrare i costumi di questi luoghi.
Daniel ha mostre nei più prestigiosi centri d’arte: New York, Berlino, Stoccarda, Roma, Belgrado, Madrid, Barcellona, Salvador e Nador sono alcuni dei luoghi che hanno ospitato mostre dell’artista.Dopo aver esplorato diversi stili e tecniche, Daniel Marin ha infine deciso di adottare il linguaggio astratto come l’unico modo possibile per esprimere il suo mondo interiore complesso e comunicare con il pubblico in uno stile universale che superasse barriere culturali, del pensiero e della tradizione. Il suo lavoro è stato paragonato a Pollock, Twombly, De Kooning, Gorky e Rothko. Tuttavia, Daniel ha sviluppato uno stile molto personale, combinando olii, acrilici, smalti, spray o addirittura collage che mantengono alcune analogie con il lavoro di Robert Rauschenberg e Jasper Johns. Tuttavia, i suoi stretti legami con la diversità culturale, il percorso formativo e la sua costante necessità di imparare, non toglie innovazione e trasgressione.
La ricerca di spiritualità è stato il filo conduttore di gran parte del lavoro di Daniel, che lo ha portato a dipingere ispirandosi a religioni monoteiste, civiltà dell’antichità, nella mitologia classica o la religione indù, esplorando con attenzione nella storia oscura dell’alchimia sua ultima fase. In un certo senso, potremmo considerare Daniel un alchimista del nostro tempo, come si cerca di decifrare il significato dell’esistenza, approfondire i segreti delle gemme in un linguaggio universale.
Vive a di Murcia Casillas, circondato dalla forza offerto dalla natura, tra cui limone, arancia, cotogni, palme e un sacco di alberi da frutto e piante colorate e profumate. È questa simbiosi e pluralità di colori, sapori e forme che egli assimila l’interno e diventa una vasta e variegata gamma di forme e colori che permea e trasforma attraverso i suoi pennelli.
Il suo background è concentrata su vari settori e in tutti loro ha cercato di scavare un spirito critico e costruttivo solido che avrebbe fornito una visione ampia del futuro e la formazione della sua personalità.
Il suo modo di essere e di vivere, diverso, unico, arricchito ulteriormente proseguire gli studi superiori in filologia inglese, Gemmologia e Graphic Design. Tre aree che gli permetteranno di avvicinarsi e combinare uno stile particolare di rapportarsi alla pittura.
Parla correntemente quattro lingue: inglese, tedesco, spagnolo e portoghese.
Nato in Germania (1978) figlio di genitori migranti, a 17 anni torna in patria in Spagna. Come un intellettuale raffinato si è dedicato al mondo della gioielleria ma con sentimenti profondamente umanistici. Per lui il successo nella vita è quello di fare del bene e aiutare gli altri a distribuire l’affetto, l’amore e la felicità. Come ogni buon artista inizia a dipingere nature morte, ma ben presto ha aperto il suo mondo pittorico per l’utilizzo di tecniche diverse e mostra vari motivi sulla tela. L’astrattismo sarà il culmine di questo percorso nell’arte.
Oggi classifica la sua pittura come energia, astratta e positiva. Si nutre di divinità, indù, egiziana, maya, nordica, romana, greca, cristiana.