Enrico Saviotti Murtatela -Vicolo della serpe-

Titolo: Vicolo della serpe

Tecnica: mista su cartoncino

Anno: c. 1970

Altezza: 70 cm

Larghezza: 50 cm

Garanzia: certificato di autenticità Picenum

Dettagli: firma dell’artista in basso a destra


Descrizione

Enrico Saviotti Murtatela (1926, Ancona – 1984, Ancona) [Italy]

Enrico Saviotti MurtatelaEnrico Saviotti nasce ad Ancona il 18 luglio 1926, nel rione di Capodimonte. Suo padre, Mario, era un tassista, soprannominato “Tipo zero”, perché girava con la Balilla Tipo Zero; successivamente aprì una ferramenta in corso Amendola. La madre, Teresa Ambrosini, apparteneva alla grande famiglia cosiddetta delle “nove femmine”, famosa in tutta la città, e diede a Enrico due fratelli: Bruno e Settimia. Ancora bambino, Enrico all’età di otto anni si cimenta in piccoli dipinti con la lampostile, primo indizio di un grande talento. Data la difficile situazione economica della famiglia, non può tuttavia né prendere lezioni di disegno né proseguire gli studi oltre la quinta elementare perché deve lavorare e integrare il risicato bilancio familiare. Negli anni Quaranta si dirige a Roma, inseguendo un sogno artistico assieme all’amico anconetano Sergio Garbati. Nella Capitale, entra a far parte delle famose compagnie d’avanspettacolo di Macario e di Dapporto. Suona il contrabbasso, recita con astri nascenti dell’epoca. Stringe amicizie e fa spettacoli tra gli altri con Renato Rascel, Nino Manfredi, Domenico Modugno e Ave Ninchi, che sono agli inizi di una splendida carriera. Tra i vanti che amava ricordare, l’aver recitato sul palcoscenico con la splendida Silvana Blasi. Dopo la parentesi romana, nei primissimi anni Cinquanta torna ad Ancona, e per qualche anno intraprende sulle orme del padre il mestiere del tassista. Qui l’indole artistica torna a farsi sentire e la passione per la pittura gradualmente acquisisce sempre maggior spessore. Mentre aspetta i clienti, seduto sulla sua Lancia Appia a piazza Roma, disegna, abbozza e dipinge quadri ispirati alle bellezze nascoste di Ancona e al suo vivere quotidiano. Abbandonata la professione di tassista, si dedica al commercio e vende prodotti di abbigliamento nella sua bancarella di corso Mazzini presso le 13 cannelle: un lavoro che non abbandonerà più. Negli anni Sessanta apre “La botte d’oro” e poi nei Settanta il “Vigolo” in via Sottomare. Murtatela trasforma le cantine di un palazzo del Quattrocento, utilizzate al tempo come deposito di carbone, in un ristorante tipico, ne personalizza l’arredamento e lo apre a spettacoli di intrattenimento e cabaret. Il Vigolo sotto la sua ala diventa un punto di ritrovo della vita culturale e artistica dorica oltre che rampa di lancio per i volti nuovi dello spettacolo, come il noto imitatore Gigi Sabani, di cui Saviotti fu “talent scout”. Nelle sale del Vigolo Murtatela ricava una stanza per lavorare alle sue pitture e lì continua a dipingere, il mare, i vicoli, i suoi amati clown. Senza alcuna erudizione didattica, salvo qualche indicazione da parte di amici pittori sulla prospettiva, lavora incessantemente, con il carboncino, la sanguigna, colori all’anilina. La sua carriera artistica culmina a New York dove espone nel 1980 e nel 1981 una personale riportando un grande successo. Saviotti muore a 58 anni, il 21 febbraio 1984, dopo una lunga battaglia contro un male incurabile. A lui la città tributa onori e dedica alla sua memoria un largo a Tavernelle. Di lui rimane un ricordo indelebile, della sua gioiosa veracità e dello sconfinato amore che nutriva per la “sua” Ancona fatta di vicoli, di mare, di poesia. Il soprannome “Murtatela” (Mortadella) risale ai primi anni della sua infanzia quando il piccolo Enrico, povero e spinto dalla fame, chiedeva a Padre Amedeo, allora Curato di Capodimonte, un po’ di mortadella. Il sacerdote lo accontentava e, data la particolare predilezione del fanciullo per il ghiotto alimento e le lentiggini sparse per il volto, lo soprannominò: “Murtatela”. Un nomignolo di cui Saviotti andava fiero, al punto che lo apponeva sempre in firma ai suoi quadri assieme al nome di battesimo.

Informazioni aggiuntive

Tecnica

mista su cartoncino

Anno

c.1970

Altezza

70

Larghezza

50

Garanzia

certificato di autenticità Picenum

Dettagli

firma dell’artista in basso a destra